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L'EREDE DI VITAR di Federica Ramponi
Casa Editrice 0111 - Selezione Fantascienza
A cura di Silvia
Quando Federica mi ha spedito il suo romanzo non
avevo pianificato di leggerlo subito, ma come faccio sempre l'ho sfogliato...
diciamo per curiosità. Sempre per curiosità sono andata alle ultime pagine
per vedere se ce n'era una dedicata ai ringraziamenti, ed eccola lì, una
pagina intera pronta per esere letta. Inizio. A un certo punto mi ritrovo
tantissimo nelle parole di Federica, in quanto una volta terminato un
romanzo penso spesso alle parole giuste per recensirlo e lo faccio ovunque,
nei posti e nei momenti più impensati e inappropriati. Bhè lei dice "Ho
passato ogni intervallo al lavoro pensando e scrivendo quello che mi veniva
in mente, sotto la doccia analizzando i dialoghi, prima di andare a letto
cercando la soluzione a qualche scena" e anche se questa sarà
una cosa ovvia, che tutti sicuramente hanno fatto almeno una volta nella
vita, mi ha permesso di provare una certa empatia per questa autrice esordiente.
La storia è decisamente scorrevole e il libro si legge bene in poche sere,
niente di impegnativo, solo una favola ambientata nel futuro con un tocco
di rosa e un po' di avventura. Per una come me che spazia dal romanzo
rosa, al serial thriller devo dire che questo romanzo è arrivato nel momento
giusto.
Avevo bisogno di estraniarmi.
Nonostante l'idea di partenza non sia originalissima, l'autrice riesce
a incuriosire, perchè, anche se l'evolversi delle vicende è sostanzialmente
prevedibile, si fatica ad abbandonare Feri, la protagonista, che da prossima
Regina di Vitar, si ritrova sola e sperduta sul Pianeta Terra.
I genitori della Principessa sembrano essere stati assassinati e lei,
timorosa che proprio il suo futuro sposo sia il mandante del delitto,
fugge a bordo di un'astronave.
Nonostante il Regno di Vitar si trovi su un lontanissimo Pianeta dell'Universo,
all'avanguardia sotto molteplici punti di vista, la vita, soprattutto
quella della protagonista, è triste e vuota. Come futura Regina ha dovuto
crescere senza nessun contatto con il mondo esterno e soprattutto senza
mai vedere un uomo, quindi potete ben immaginare il suo disagio nel ritrovarsi
in un mondo dove maschi e femmine vivono a stretto contatto. Grazie a
suoi poteri Feri riesce a integrarsi e a trovare un lavoro e poco dopo
incontra Jason un giovane facente parte di un'associazione governativa
per la ricerca di vita aliena, un tipo particolare, conscio che la sua
anima gemella possa dimorare solo tra le stelle... Si innamora di Feri,
nonostante la creda un'umana, ma il suo amico Michael scopre l'inganno
e la storia si complica ulteriormente...
Devo dire che leggendo il L'Erede di Vitar a volte mi sembrava di venire
catapultata nei due titoli di Nora Roberts "C'Era una Volta il Passato"
e "C'Era una Volta il Futuro" due romanzi a cui sono particolarmente
affezionata, perchè nella loro semplicità sanno regalare il sano piacere
della lettura, proprio come questo.
Si notano certi passaggi un po' frettolosi, qualche dialogo che poteva
essere approfondito, ma è normale che un autore esordiente debba ancora
raffinare il proprio stile e poi Federica scrive solo da due anni.
Da parte mia le faccio un grosso in bocca al lupo!
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