A cura di Silvia (04/2013)
Voto:
Quando scopro libri vecchi così interessanti scopro anche di
amare la "rigattiera" che è in me: la lettrice che
non si fa abbindolare solo dalle novità (pur amandole infinitamente),
ma che si diverte anche a scartabellare tra quei titoli che non sono
mai in bella mostra nelle librerie ma che sono dei capisaldi
della letteratura.
Non sempre "incontro" i libri giusti per me, ma quando capita
non vi dico la soddisfazione.
Questa volta mi sono addentrata nello sci-fi e sono stata
anche fortunata, perchè il romanzo in questione dopo essere apparso
innumerevoli volte sulla collana Urania è stato ristampato dalla Marcos
Y Marcos dando la possibilità alle nuove generazioni di conoscere un
testo che sarà anche stato scritto negli anni '50, ma è un vero e
proprio manifesto
della fanta-letteratura attuale.
Finney
ci pone davanti alla nevrosi collettiva che coglie gli
abitanti di Santa Mira (fittizia cittadina della California) convinti
che le persone che conoscono non siano più le stesse persone. Sì,
apparentemente sono uguali, stessa fisicità, stesso modo di parlare,
anche stessi ricordi, ma c'è qualcosa di apparentemente indescrivibile
che le
rende diverse.
Quando il dottor Miles Bennell si reca con Becky a casa dei coniugi
Belicec non crede ai suoi occhi. Sul tavolo da biliardo degli
amici c'è quello che sembrerebbe il cadavere di uomo, ma dopo
un'iniziale sconcerto si fa strada un'altra constatazione che non ha
niente di razionale ma spiegherebbe la perfezione di quel corpo privo
di
nei, cicatrici, rughe. Quell'uomo non
può
essere morto per un semplice motivo: non è mai
stato vivo.
L'incubo in cui ti getta l'autore non ha un nome. Il nemico è senza volto. Non sai contro chi combattere, non sai nemmeno di chi poterti fidare, perchè non esistono più certezze. È in uno stato di crescente paranoia che inizia una lotta contro se stessi, perchè forse si tratta solo di allucinazioni... ma se così non fosse?
Il romanzo è in continua ascesa, la scrittura è limpida, visiva, veloce e l'epilogo porta il lettore alla triste constatazione che spesso l'uomo preferisce plasmarsi ai cambiamenti piuttosto che affrontarli. Nonostante la mente umana cerchi sempre il rapporto tra causa e effetto, fondamentalmente è troppo pigra per andare oltre. Ma a volte i pochi possono fare la differenza.
C'è chi ha scorto nel romanzo una metafora anti-maccartista o maccartista, il riflesso di un Paese in ansia per paura di un'invasione comunista, ma dal momento che l'autore stesso non si è mai espresso in merito non ha senso addentrarci in un terreno che non ci compete. Personalmente ne L'Invasione degli Ultracorpi vedo solo un piccolo capolavoro. Una pietra miliare della letteratura fantascientifica.
Film:
L'Invasione degli Ultracorpi U.S.A, 1956 Durata: 80' Genere: fantascienza Regia: Don Siegel Cast: Kevin McCarthy, Dana Wynter, Larry Gates, King Donovan, Carolyn Jones. |
Film:
Terrore dallo Spazio Profondo U.S.A, 1978 Durata: 115' Genere: fantascienza, horror Regia: Philip Kaufman Cast: Donald Sutherland, Leonard Nimoy, Jeff Goldblum, Brooke Adams. Curiosità: Nel film c'è una piccola comparsata di Kevin McCarthy, protagonista de L'invasione degli ultracorpi. |
Film:
Ultracorpi, l'invasione continua U.S.A, 1993 Durata: 87' Genere: fantascienza Regia: Abel Ferrara Cast: Gabrielle Anwar, Meg Tilly, Terry Kinney, Forest Whitaker, Billy Wirth. |
Film: Invasion Stati Uniti, Australia, 2007 Durata: 93' Genere: fantascienza Regia: Oliver Hirschbiegel, James McTeigue Cast: Nicole Kidman, Daniel Craig, Jeremy Northam, Jeffrey Wright. |