Wintersong di S. Jae-Jones 

A cura di Silvia  (11/2017)
Voto:


Siamo quasi a Natale, il panorama si tinge di bianco, dai comignoli sbuffa il fumo dei caminetti, le strade brillano di luci e festoni. Io adoro questo periodo dell'anno e forte di una magia che solo dicembre sa sprigionare mi è venuta voglia di tuffarmi nelle atmosfere di un romanzo che sapesse di favola. Wintersong mi è sembrato perfetto.
Nato come retelling di Labyrinth (il film diretto da Jim Henson) racconta la storia della giovane Elisabeth e dell'avventura nel sottosuolo che dovrà intraprendere per salvare la sorella rapita dal Re dei Goblin. Un viaggio irto di ostacoli, ma anche liberatorio, che la metterà a stretto contatto con la sua vera natura.

Il bello di questo libro è che è facilmente riassumibile. In pratica: du' palle così. Due grandissime, enormi palle che sono arrivate all'ultima pagina nello "sfracellamento" più totale.
Salvo solo la copertina stupenda. Tutto il resto è noia.  ♪ ♫ Ma noia, noia, noiaaaaaa, no non ho detto gioia, ma noia noia noiaaaaa.
Altro che opere classiche come colonna sonora del romanzo, qui ci vuole Califano. Sarà che non sono una virtuosa della musica, ma in questo libro si parla più di melodie, composizioni, violini e pianoforti che di sentimenti ed emozioni.
Delle atmosfere di Labyrinth non c'è traccia, della sensualità di cui ho sentito tanto parlare meno che meno. E come se non bastasse i personaggi sono più piatti di un servizio della Tognana. Elisabeth, detta Liesl, è una ragazza con le idee parecchio confuse e io proprio non ce l'ho fatta a comprenderla. Dice una cosa, dopo tre secondi la nega, ne dice un'altra e nella stessa riga afferma "ma sarà davvero così?". Non è mai contenta, fa sempre la vittima, ed è una lagna continua. Come il Signore degli Inganni si sia innamorato di lei... booohhhhh. Ma in fondo sono figli della stessa madre, perché pure lui in fatto di noia non lo batte nessuno.
A salvare quello che si è preannunciato un mezzo disastro già dopo venti pagine poteva essere la storia, ma niente da fare, anche quella non funziona. Procede alla velocità di un bradipo zoppo. Il folklore, la Baviera, e il periodo storico in cui è calato Wintersong non offrono un solido background, probabilmente a causa di scrittura troppo lineare, incapace di creare pathos e di fotografare un mondo la cui magia non ho visto. Per arrivare all'ultima pagina ho dovuto inserire il pilota automatico e procedere per inerzia. A un certo punto ero addirittura entrata in un loop da cui non riuscivo più ad uscire; leggevo cinque pagine e mi addormentavo. Appena mi risvegliavo riprendevo la lettura e pochi minuti dopo crollavo di nuovo... così... all'infinito... °___°
Sicuramente è un problema mio, sono pienamente consapevole del fatto che a moltissimi lettori questo libro sia piaciuto, e anche tanto, ammetto che non sia la solita storia con lui/lei e "amiamoci contro tutto e tutti", ma così come tocca ripetutamente le corde della musica, quelle del mio cuore non le ha nemmeno sfiorate. Ed è una cosa che non può influire pesantemente sul mio giudizio finale.

 
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Titolo originale
wintersong

Casa Editrice 
Newton Compton, 2017

Genere
fantasy, romantico

Pagine  448