Questa
recensione è la 4° tappa del Blog Tour Bao Publishing; tra
i partecipanti saranno estratti 3 vincitori e ognuno di loro si
aggiudicherà:
- 1 copia di Frantumi
- 1 spilla di Frantumi
- 1 sketch di Rita Petruccioli.
6 giugno
La Fenice Book http://www.lafenicebook.com/
8 giugno
Librofilia http://www.librofilia.it/
9 giugno
Questione di Libri http://questionedilibri.altervista.org/
12 giugno
Il piacere della lettura http://leggiamo.altervista.org/
14 giugno
The Crazyfangirl https://www.youtube.com/channel/UCHpYPbsUQdkMT0J6KqsLBYQ
16 giugno
A Clacca piace leggere http://www.claccalegge.it/
Cosa succede quando tutto quello che ti sembra giusto,
normale, a tratti anche meraviglioso, diventa all'improvviso
insopportabile?
Giovanni Masi fotografa quel preciso istante, l'attimo in cui il nostro mondo
va in pezzi.
Inizia tutto con uno scambio di messaggi tra due innamorati e dopo
poche pagine abbiamo chiara davanti agli occhi la loro storia. Un amore
fatto di alti e bassi, di litigate furibonde, cene al lume di candela e
un paio di cuffiette dell'ipad da dividere in due mentre si
sta abbracciati sul divano. Un amore che
dopo momenti anche difficili si trova a dover superare l'ennesima
prova, ma stavolta
Mattia ha paura. Scrive sms, li cancella, li
ridigita sul cellulare, cerca le parole giuste, quelle in grado di
farlo sembrare forte, sicuro, determinato, ma è davvero così? Mattia,
seduto al bar della stazione, vuole davvero aspettare Sofia e parlare
con lei? È a questo punto che succede qualcosa
di
assolutamente inaspettato che lo travolge al pari di uno tzunami
spazzando via ogni cosa, e quando riprende conoscenza Mattia non ricorda più
nulla. Si trova su una spiaggia lambita da un mare rosso
sangue, con un buco in testa e come unico panorama una nave alla deriva
spaccata a metà.
I disegni della bravissima Rita Petruccioli ci catapultano in
un mondo stilizzato e dai colori compatti, totalmente privi di
sfumature, in cui gli
elementi tanto cari all'artista romana si fanno strada sotto forma di
simboli e rimandi alla mitologia greca. Abbiamo linee nette, essenziali, profili
decisi, tinte piatte e contorni ben definiti. Un uso
massiccio dell'ocra e dell'argilla alternato a intere tavole sui toni
del blu contribuiscono a rendere la lettura un'esperienza
destabilizzante che trova il punto di svolta nel dialogo di Mattia con
le tre teste, alias le Parche, coloro che tessono l'ineluttabile
destino di ognuno di noi. Un destino che bisogna saper affrontare e che
non potremmo mai padroneggiare.
Mattia su questa specie di isola da cui vorrebbe solo fuggire, incontra
persone letteralmente a pezzi, senza gambe, braccia o faccia, tra cui
Laila, una ragazza apparentemente intera
ma che nasconde una grandissima ferita. Poco alla volta,
mentre i ricordi sembrano non voler riaffiorare, ma l'eco di un nome - Sofia - non lo
abbandona un solo istante, ci rendiamo conto del perché di quella
frattura. A Mattia manca la parte del cervello rettile, quella
parte in cui risiedono i nostri istinti primari capaci di comandare le
funzioni vitali di tutto il nostro corpo, tra cui il respiro. E dura l'attimo di un
respiro questo viaggio involontario, ma necessario.
Frantumi è
un romanzo grafico sulle ferite dell'anima, sulle fughe del cuore e
della mente, sui rifugi in cui nei momenti di grande conflitto sentiamo
il bisogno di nasconderci. Ma scappare, lo sappiamo, non è mai la
scelta giusta, anche se spesso si rivela quella inevitabile, l'unica in
grado di renderci più forti di prima.