A cura di Gianfranco F. (02/2015)
Voto:
Paragon Hotel
è un romanzo che nonostante le poche pretese sa come intrattenere,
anche se i tanti cliché rendono decisamente prevedibile (oltre che
improbabile) gran parte della storia.
Siamo sulle coste del NewJersey e il Paragon Hotel, un
lussuoso albergo ormai in disuso e prossimo alla demolizione, cattura
l'attenzione di alcuni "creepers*" che vogliono portare
alla luce i misteri occultati da queste antiche mura.
Si dice che il vecchio proprietario, Morgan Carlisle, a causa di una
forte forma di agorafobia, non uscisse mai dal grande edificio a forma
piramidale dalla cui sommità controllava e spiava i suoi ospiti in modo
morboso con il solo scopo di assaporare ogni
singolo istante della vita altrui.
Si scoprirà che un tempo l'hotel è stato teatro di atroci delitti e i
nostri protagonisti, intenti a cercare una stanza che dovrebbe
contenere un caveau pieno d'oro, dovranno affrontare il Male nella sua
forma più pericolosa. Forse non sono soli.
Forse qualcuno li spia...
Tra passaggi segreti, quadri che ti spiano e trappole mortali, prende forma un romanzo che sembra un classico b-movie. Uno di quei film in cui sai chi morirà, quando e come, ma Paragon Hotel, se preso per il verso giusto, sa come regalare qualche brivido, qualche testa mozzata e un bel po' di sangue.
Avventura, horror e thriller si susseguono pagina dopo pagina
e detta così potrei dar l'idea che il romanzo sia quasi perfetto, ma
ovviamente non lo è.
La nota dolente del libro è la caratterizzazione - praticamente assente
- dei personaggi. Sappiamo qualcosa su Frank Balenger, il protagonista,
ma i ragazzi che lo accompagnano all'interno dell'albergo sono solo
delle pedine. C'è lo sfigato, il bellimbusto, il saggio, la "femmina"
di turno... Diciao che se avessi prestato più attenzione al nome
dell'autore forse me lo sarei anche potuto aspettare. Perché? Be',
probabilmente David Morrell non vi dice niente ma costui, nel 1972, ha
scritto nientepopodimeno
che... Primo Sangue.
Non vi dice un tubo nemmeno Primo
Sangue? Come darvi torto... Allora, siete pronti per la
rivelazione del secolo? Il protagonista di Primo Sangue è...
*suspense*
Rambo!
Ebbene sì, il mitico (almeno per molti) film con Silvester Stallone è tratto da un libro. Personalmente non me lo sarei mai aspettato, a tornando a quanto dicevo prima, sono dell'idea che l'autore prediliga l'azione all'introspezione psicologica, perché diciamocelo... Rambo sta tutto il tempo a sparare ai vietnamiti, a togliersi i proiettili dal corpo coi denti e a non morire là dove un qualsiasi essere umano sarebbe crepato nel giro di tre secondi. Non avendo mai letto Primo Sangue le mie sono solo supposizioni, ma i personaggi di Paragon Hotel sono così. Parlano, agiscono e spesso muoiono (possibilmente tra atroci sofferenze), ma non "conoscendoli" davvero non si piange la loro dipartita, anzi... la si segue con piacere.
Paragon Hotel è quindi un buon libro tappabuchi, la sua lettura è l'equivalente di un pomeriggio passato sul divano a vedersi un film tipo Venerdì 13 dove un branco di dementi sembra impegnarsi al massimo per farsi ammazzare. Poi c'è ovviamente "lui", il protagonista, l'unico che è tutto tranne che scemo e che non solo scoprirà il mistero che si cela tra i bui corridoi dell'albergo, ma si rivelerà anche un degno sostituto di Rambo!
* Persone
senza fissa dimora che occupano case abbandonate solitamente per
viverci. In questo caso gli scopi sono ben differenti dall'avere un
tetto sulla testa e - nota bene - Creepers
è anche il titolo originale del romanzo.
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