A cura di Silvia (03/2013)
Voto:
Io
non so come sopravviverò a questa serie, giuro... dopo Delirium mi sono
ritrovata a raccogliere i pezzi del mio cuore e adesso sono punto e
daccapo, solo che sto raccogliendo i granelli, la polvere, gli avanzi
insomma!
Il problema è che adoro la Oliver e la sua prosa
incisiva, incalzante, ma anche poetica, toccante, capace di devastarmi
riga dopo riga. E come ho amato la Lena del primo romanzo, una
ragazza di 18 anni che nell'arco di un'estate prende consapevolezza
dell'orrore che la circonda e si ribella, ho amato allo stesso modo la
nuova Lena. Quella che ha lasciato la sua vecchia vita al di là di un
muro di fuoco e di fiamme insieme ad Alex, il ragazzo che le ha fatto
scoprire l'amore, la sua ragione per tutto, il suo perchè, la sua
verità... il suo delirium.
Per Lena le Terre Selvagge sono un mondo capovolto, tutto le è
estraneo, ma allo stesso tempo tutto la fortifica. Lena lotta, combatte, corre. E
non piange.
Entra a far parte della Resistenza decisa a ribaltare un mondo senza
felicità, un mondo privo di amore che non ha senso di esistere, ma
durante una manifestazione promossa dall'ALD (America Libera dal
Delirium) viene catturata da un gruppo di rivoltosi insieme
a Julian.
Julian è un non curato, un ragazzo che aspetta di
essere operato per mettere finalmente a tacere i suoi mostri interiori,
gli incubi che l'accompagnano di notte e i pensieri che non
dovrebbero appartenergli di giorno.
Lena sarà per Julian
quello che Alex è stato per lei, luce, aria, acqua... e io
ho odiato ogni loro momento insieme. Ho
detestato gli occhi color tempesta di Julian, la sua dolcezza, le sue
fragilità, il suo non essere Alex. Poi ho capito. Quando Lena spiega
che essere
completamente liberi significa anche essere completamente soli,
ho giustificato il bisogno primordiale che la spinge verso un ragazzo
che è un po' il suo specchio. Lo
specchio della vecchia Lena. Ma io non
dimentico e non credo possa farlo nemmeno lei, perchè se c'è una nuova
Lena, se adesso c'è una giovane donna capace di ridere, di amare, e
anche di
mentire, è solo perchè prima c'è stato Alex, e questo niente e nessuno
potrà cambiarlo.
Trovo questa serie incredibilmente toccante, piena di azione e passione; il mondo distopico della Oliver è come un eco, una scheggia, un reticolo di emozioni che imprigiona il lettore. Il delirium dilaga, le cose stanno iniziando a cambiare, il mondo non sembra più sotto controllo come un tempo. Qualcosa si è acceso, la speranza si sta facendo strada nei cuori di tutte quelle persone che vogliono soverchiare il sistema e cambiarlo. Un bacio non può essere vietato. Un abbraccio non può essere illegale. Amare non può uccidere.
Chaos è un
grido, uno strappo, un'esplosione. Ti lacera, ti fa
male... eppure non puoi farne a meno.
Conservo fiduciosa le 5 stelline per Requiem nella
speranza che la Oliver abbia pietà dei suoi lettori.