A cura di Silvia (05/2012)
Voto:
Ho finito il libro sabato scorso e
sono ancora
qui a rimuginarci sopra. Mi è piaciuto? Sicuramente sì. Fino in fondo?
Non lo so ancora. Mi aspettavo forse più originalità e quando
i fili della storia sono stati tirati, vedendoli convergere nei soliti
clichè ci sono rimasta un po' male. Ma è stata una sensazione
passeggera, perchè poi, ecco aprirsi tra le pagine finali uno squarcio
di imprevidibilità tale che ho pensato: la Hodkin è un genio!
Intanto provo ad annullare tutti i miei filtri mentali e a parlarvi di
questo libro che mi sento di consigliare. Se avete voglia di brividi
d'amore e di morte non resterete delusi.
Chi
è Mara Dyer non ci è dato saperlo. La conosciamo poco prima del suo
trasferimento in California, in piena crisi post-traumatica da stress.
Mara è rimasta vittima di un incidente da cui è uscita illesa, mentre
la sua migliore amica Rachel, il suo ragazzo Jude, e la sorella di lui,
sono morti. I loro fantasmi la perseguitano, il rimorso per essere
sopravvissuta l'angoscia, il non ricordare cos'è successo di preciso la
manda in pezzi. Secondo i suoi genitori bisogna dimenticare, e una
nuova scuola, nuovi amici e nuovo clima possono essere la terapia
migliore. Ma Mara sta male. Si sente continuamente sotto i riflettori,
vede pareti che si muovono, oggetti che spariscono, sente che sta per
impazzire... ma è davvero così?
Devo dire che questo
romanzo è permeato da una serie di innumerevole depistaggi,
perchè fino a poche pagine dalla fine è davvero difficile, se non
impossibile, intuire dove la storia possa andare a parare. Non ci resta
che seguire Mara. Accompagnarla nei suoi fash-back e rivivere i
frammenti della sera in cui sono morti i suoi amici. Spiarla
mentre s'innamora di Noah, il ragazzo bello e dannato dalla scuola.
Sostenerla mentre cerca di stare in piedi nonostante la sua mente
vacilli e i suoi occhi la tradiscano. È in questa miscela perfetta di
romanticismo e suspense che ti rendi conto di avere tra le mani un
libro speciale.
Perchè quando leggi, leggi e leggi ancora, senza fermarti, può
significare solo questo, no? Io però avevo delle aspettative diverse.
Non dico di essere rimasta delusa, ma ammetto che la piega che a un
certo punto prende la storia, e il ruolo che l'autrice attribuisce a
Noah, mi sono sembrati una scelta di comodo per sbrogliare tutti quei
nodi che si erano venuti a creare. Fermi tutti. C'è un "però".
Quell'ultimo capitolo. Quell'ultima pagina, e quell'ultima riga...
che rimettono tutto in gioco. Perchè se un attimo prima un lampo di
delusione mi aveva attraversato, un attimo dopo il mondo di Mara si era
così stravolto che tutto quello che avevo pensato non era più vero. Ero
confusa quanto la protagonista: incredula, attonita, sgomenta.
Forse
dovrei dare un voto a questo libro solo dopo aver letto il seguito,
perchè questa recensione sembra folle e paranoica, ma anche il libro lo
è. Leggi e non capisci, Ragioni e non riesci a dare una collocazione
logica ai pezzi del puzzle. E io sono qui a scrivere imponendomi
innumerevoli censure, perchè non posso parlare, non devo
parlare! Ma vorrei... vi assicuro che avrei tante di quelle cose da
dire
e altrettante su cui confrontarmi che potrei scrivere una tesi.
Le
mie 4 stelline sono tutte per Mara. Ironica, simpatica, visionaria,
coraggiosa, pazza (?). E per Noah. Bello, audace, ostinato, enigmatico.
E per
tutte quelle cose che non sono state spiegate. Per tutti quei confini
in cui realtà e finzione si confondono e ti ci smarrisci dentro, non
capendo più da che parte ti trovi...
Non vedo l'ora di leggere The
Evolution of Mara Dyer.
A seconda di come andranno le cose questa serie potrebbe rivelarsi
stupefacente o un flop incredibile. Prego che la Hodkin mantenga alto
il livello di adrenalina e riesca a dare al mistero i suoi giusti perchè.
Intanto leggetelo. E alla fine del libro ponetevi questa domanda. Chi è Mara Dyer?
Credete davvero di saperlo?