A cura di Giada (06/2012)
Voto:
La particolare ambientazione di
questo libro unita al tema del sovrannaturale mi hanno incuriosito fin
da subito. Non c'è dubbio che l'autrice abbia avuto un'idea geniale a
usare come teatro per la sua storia una delle più grandi tragedie di
tutti i tempi.
Il Titanic, si sa, ha sempre affascinato milioni di persone. Oggi
sappiamo com'è veramente affondato il più grande trasatlantico mai
costruito e conosciamo anche la storia di molti suoi passeggeri. Ma la
vita di molti, semplici "comparse" che animavano i ponti di terza
classe, rimarranno sempre un mistero.
Credo che l'autrice abbiamo voluto a modo suo farci conoscere un po' di
quelle vite. La Gray infatti ha scelto come principali protagonisti
della sua storia persone sconosciute, dai nomi comuni e dalle vite
"normali", cercando di dargli un volto.
Protagonista della storia è Tess, cameriera di una nobile famiglia
inglese ormai decaduta. Tessa è giovane, ma sin da piccola ha sempre
fatto la cameriera. Quella è la sua vita, la sua realtà. Ma non è
quello che lei desidera, che sogna. E anche lei, come tanti, vede
nell'America la terra
promessa, un luogo dove iniziare da capo e
costruirsi una nuova vita.
Decisa a licenziarsi non appena toccheranno terra, Tess continua a fare
il suo lavoro finchè due uomini irrompono nella sua vita. Si tratta di
Alec e Mikhail due persone all'apparenza molto diverse, ma che sembrano
condividere un segreto e forse anche più di quello.
Alec è forse il personaggio che più ho preferito, anche se la storia,
raccontata dal punto di vista di Tess, non permette di conoscere i suoi
pensieri più intimi e di vivere il tormento che lo dilania. È un vero
peccato che la Gray non abbia optato per una doppia narrazione, forse
il libro sarebbe risultato più completo. Il quadro di Alec che ne esce
fuori è quello di un uomo profondamente legato al padre, deciso a
combattere contro la sua stessa natura e trovare una via d'uscita da
una vita diventata ormai un incubo.
L'incontro con Tess rappresenta per lui la nascita di una nuova
speranza, la possibilità, forse, di poter avere una vita normale.
Peccato però che il loro rapporto si sviluppi troppo in fretta, che
l'amore sbocci in un attimo, senza che i due nemmeno si conoscano.
Già avevo notato la quasi totale mancanza di sentimenti spontanei in un
altro libro della Gray, Evernight. Purtroppo non sono riuscita a
percepire l'amore che lega i due protagonisti se non verso la fine del
libro. È vero la storia deve svilupparsi in pochi giorni, ma ritengo
che il pregio di un autore sia anche riuscire a trasmettere al lettore
i sentimenti che animano i due protagonisti.
Tess invece la definirei la tipica cameriera. È una ragazza pratica e
senza troppe ambizioni nella vita, che si trova suo malgrado coinvolta
in un'avventura più grande di lei. Mi ha disturbato la sua serietà e
forse un po' la sua "semplicità di pensiero". Il suo continuo pensare a
ciò che è permesso e ciò che non lo è, alla distizioni sociali e alle
apparenze l'ho trovato un po' pesante.
Nel corso della narrazione Tess cambia, osa ciò che non avrebbe mai
pensato, anche se non perde occasione di rimarcare il fatto di
appartenere alla classe inferiore e di non avere il diritto di
mischiarsi ai nobili, alla prima classe.
Nonostante questo la sua evoluzione mi è piaciuta. Infatti, seppur
rimandendo sempre la stessa ragazza semplice, Tess prende
consapevolezza del suo vero valore. Soprattutto grazie ad Alec, che non
la vede come una domestica, ma per ciò che è, una donna.
Mikhail è il classico cattivo, crede di essere un "dio in terra" e come
tale, considera gli uomani degli esseri inferiori, la cui vita vale
meno di niente. Niente da dire, cattivo lo è per davvero, ma allo
stesso tempo è privo di personalità, di una psicologia più complessa
che lo renda un personaggio affascinante. Lui è così e basta, il suo
obbiettivo è quello di portare Alec dalla sua parte, assoggetandolo
alla Confraternita, una società segreta di cui fa parte e che a quanto
pare controlla il mondo intero.
E mentre Tess e Alec cercano di sfuggire alle macchinazioni di Mikhail
e al contempo sperano di poter coronare la loro storia d'amore, il
Titanic continua il suo viaggio fino al tragico schianto che segna la
fine di ogni favola. Purtroppo viene dato poco risalto all'affondamento
del Titanic, nonostante sia la parte che più è riuscita a commuovermi
(ebbene... tra i morti
ci sguazzo). Ma quella è un'altra storia,
diversa
da quella che voleva raccontare la Gray.