Legend di Marie Lu

A cura di Silvia  (11/2013)
Voto: 


Questo libro è un diesel. Parte piano, molto piano, aprendo uno squilibrio esagerato tra quello che succede e le emozioni che non si provano, per poi riunire poco alla volta queste divergenze e coinvolgere quel tanto che basta per fare le ore piccole e terminare il romanzo. Considerate però che io sono patologica: datemi un protagonista, torturatelo, picchiatelo, sbattetelo in prigione, condannatelo pure a morte... e mi fate la lettrice più felice della terra  

Ma procediamo con ordine.

Mondo distopico, siamo circa cento anni nel futuro e June oltre ad aver perso i genitori si ritrova a dover affrontare la morte del fratello maggiore, ucciso durante uno scontro da Day, il fuorilegge più ricercato di tutta Los Angeles. June, cresciuta in un ambiente prettamente militare, abituata a seguire le regole della Repubblica e a fidarsi del sistema, desidera solo una cosa: vendetta. Ha solo quindici anni, ma è la ragazza prodigio della città, l'unica ad aver superato la prova con un punteggio pieno ("prova" attua a incanalare il futuro di ogni abitante), l'unica ad essere all'ultimo anno di Università nonostante l'età e ad essere impiegata come agente del governo. La sua prima missione? Trovare e uccidere Day.

Nonostante l'inizio del romanzo possa sembrare forte e d'impatto per me si è rivelato tutto abbastanza noioso, utile solo per conoscere June e Day che comunque non hanno quel magnetismo capace di bucare le pagine. Lei è fredda, razionale, calcolatrice; il suo dolore è troppo soffocato per commuovere, il suo odio troppo scontato per provare empatia. Lui, in perenne stato d'allerta, in costante stato di fuga, vive da solo, vive per strada, sorvegliando con occhio vigile la madre e i due fratelli. Sono diversi eppure simili, la vita non li ha sconfitti solo resi più forti e combattivi corazzandoli con ogni sorta di armatura. 

Nel futuro distopico di Marie Lu il "sistema" rappresenta un pericolo per i meno dotati destinati ai lavori più umili, ma le classi deboli sono anche esposte al contagio dei virus mortali che dilagano a macchia d'olio nella periferia: solo le persone benestanti vengono vaccinate, solo chi può permettersi le costose cure viene salvato, per gli altri non c'è scampo.

Quando Day e June s'incontrano non sanno le rispettive identità. Lui sta cercando di racimolare soldi per comprare il vaccino a uno dei fratelli, lei sta vagando in incognito per stanare il suo mortale nemico. È nel momento in cui la verità prende forma agli occhi di June (in modo decisamente troppo intuitivo, ma si sa, lei è un prodigio... ) che il libro decolla. Quando s'innescano tutti quei meccanismi e quelle dinamiche che riescono a incollarmi alle pagine: l'odio, la vendetta, la condanna a morte, il tradimento, il sacrificio di innocenti. L'autrice ha creato una storia non solida da tutti  i punti di vista, assolutamente non originale, ma priva di quel buonismo che tanto m'infastidisce in questo genere di romanzi. Il Male non ha attenuanti, punto. Il "Bene" non trionfa sempre in un tripudio di applausi, abbracci e scenette da Baci Perugina.

In Legend il rapporto d'amore tra June e Day si solidifica man mano che alcune verità verranno a galla, ma la storia in sé si sviluppa in un arco temporale decisamente breve, sarebbe stato davvero sciocco parlare di amore quando poche pagine prima si parlava di odio, soprattutto quando sul piatto della bilancia pesano le morti di persone a cui davvero si voleva bene. Eppure il lettore lo sa che dietro ai baci che June e Day si scambiano c'è qualcosa di più di una semplice attrazione e del naturale bisogno di fidarsi di qualcuno, però non lo dice. Nessuna promessa eterna, nessun giuramento suggellato dalle labbra. Perchè in Legend si vive alla giornata.

"Perchè Day?"
"Ogni giorno significa altre 24 ore. Ogni giorno è tutto di nuovo possibile. Si vive alla giornata, si muore in un momento, ogni cosa va presa un giorno alla volta"

Difetti comunque ce ne sono (sì quelli che ho citato finora erano un assaggio ). I "cattivi" sono stereotipati secondo i soliti cliché, molte situazioni sono talmente prevedibili da non farsi venire nemmeno il dubbio che le cose andranno diversamente, lo stile della Lu è abbastanza freddo e asciutto, però se siete a digiuno di distopici (io lo ero), e il genere vi piace, Legend "si fa leggere" lasciando anche la curiosità di scoprire il seguito. Curiosità che potrebbe dissolversi nell'attesa ovviamente... 

Trilogia
1. Legend - Legend
2. Prodigy - Prodigy
3. Champion - Champion


Curiosità: Il film Legend è in pre produzione e sarà diretto da Jonathan Levin (Warm Bodies).


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Titolo originale
legend

Casa Editrice 
Piemme, 10/2013

Traduzione
G. Salvi

Genere
young adult, distopico

Pagine 262
Prezzo € 16,50