Multiversum di Leonardo Patrignani
A cura di Silvia  (07/2012)
Voto:  

Alla base di questo romanzo c'è una teoria assolutamente intrigante: quella del multiverso! E lo ammetto, avevo aspettative molto alte sull'opera di Patrignani, alimentate dai vari commenti positivi letti in Internet, invece quello che poteva essere un libro spettacolare, si è rivelato un'occasione mancata. 

Ma procediamo con ordine. Come avrete immaginato, il punto di forza è nella storia. Alex e Jenny sono anni che si connettono telepaticamente, si tratta solo di alcuni secondi in cui il loro mondo va in blackout, ma in quegli attimi riescono a comunicare e a intravedersi. Un giorno finalmente Alex riesce a farsi dire da Jenny dove abita e si danno  appuntamento da lei, a Melbourne. In men che non si dica l'intrepido eroe parte da Milano per l'Australia (due passi insomma), deciso più che mai a incontrare quella che ormai è convinto essere la sua anima gemella. Anche Jenny è emozionata, ma quando arriva il fatidico momento... qualcosa nell'ingranaggio s'inceppa. Perchè Alex e Jenny sono nello stesso posto e nel medesimo istante, ma non riscono a vedersi?

La teoria del multiverso a cui l'autore attinge non è nuova, ma nel panorama young adult credo che sia una ventata d'aria fresca e originalità. Non mi sono mai addentrata in concetti quantistici e nemmeno nelle teorie dei più noti studiosi in materia (e credo che mai lo farò) ma film come Donnie Darko e il più soft Sliding Doors - che trattano il medesimo argomento - mi avevano davvero affascinata. Quindi perchè non provare? Perchè non entrare in questo mondo fantastico, che a sua volta ne genera infiniti, a seconda delle scelte che compiamo?

Nonostante già dalle prime righe lo stile dell'autore non mi abbia particolarmente coinvolta la curiosità di scoprire come Jenny e Alex riuscissero a rompere queste barriere spazio temporali ha fatto da carburante. Ho ingranato la prima, e fiduciosa come sempre ho continuato a leggere sorvolando su una scrittura un po' troppo elementare che mi ha portato a classificare il libro "solo per ragazzi". Grazie però agli eventi intriganti e alla scorrevolezza del testo, ho inserito la seconda, per poi frenare di botto di fronte a quelli che secondo me sono degli intoppi logistici.
Per esempio Alex e Jenny sono due sedicenni svegli, in gamba, si connettono mentalmente per anni... e allora come mai quando decidono di conoscersi non pensano di scambiarsi una mail o il numero di cellulare? Insomma darsi un recapito telefonico mi sembrava il minimo sindacale, ma va be'... distrazione del momento. Come dire, "son ragazzi". Ripartiamo. Prima... seconda... frenata!
Marco, il geniale amico di Alex, arriva alla conclusione dell'esisteza dei multiversi in 5 minuti. Ok è un genio. Ma non è un po' troppo geniale?
Il problema di questo libro è che tante cose succedono e poche vengono spiegate. Per darvi un'idea è come se leggeste Agatha Christie e Poirot dicesse improvvisamente "So chi è l'assassino!" ma senza avere uno straccio di indizio. E di questi "buchi" ce ne sono davvero molti!  Capisco che non dev'essere facile rendere il tutto funzionale, ma questi due ragazzi più che in mondi paralleli vivono in un mondo tutto loro. Si preoccupano magari degli amici (anzi dell'amico, visto che conosciamo solo Marco) ma dei genitori zero assoluto. E i dialoghi? Banali. Ma tanto.
Insomma io ci resto malissimo quando leggo un libro potenzialmente fantastico che si perde in un bicchier d'acqua! Bastava ambientare la storia negli anni '70 - '80 e nessuno si sarebbe meravigliato se Alex non cerca di contattare Jenny sul cellulare o su Facebook. Anche alzare l'età dei protagonisti avrebbe reso più normale la loro libertà di movimento. Insomma degli escamotage c'erano... perchè non usarli? 
Leggendo Multiversum mi sono venuti in mente i cartoni animati che seguivo da bambina, dove gli eroi scorrazzavano in lungo e in largo come se niente fosse e se volavano, s'illuminavano , o si teletrasportavano, erano fighissimi. Insomma io a 8 anni avevo i luccichii agli occhi, ma adesso se vedessi un tipo volare, brillare o smaterializzarsi chiamerei il 113. Se mio figlio sparisse non lo tampinerei di telefonate, ma mobiliterei direttamente le forze dell'ordine di mezzo mondo. Ecco, Multiversum andrebbe letto in quest'ottica. Con gli occhi disincantati e il cervello su off.
Però la fine mi è piaciuta. Lo so, non ve l'aspettavate, ma trasmette quel senso d'inquietudine che in un libro del genere non può mancare. Insomma mi ci sono volute 300 e passa pagine ma ho trovato la mia dimensione. E anche se non sono riuscita a entrare pienamente nel multiverso di Alex e Jenny ho iniziato a pormi diverse domande sul mio. Spero in un seguito più maturo. Forza Leo. Se Francesco Gungui crede in te, be', ci credo anch'io!


Serie Multiversum
1. Multiversum, 2012
2. Memoria, 2013
3. Utopia, 2014


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Titolo originale

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Casa Editrice 
Mondadori

Genere
young adult, fantascienza

Prezzo: € 16,00
Pagine
342