A cura di Silvia (08/2012)
Voto:
Carino. A me poi piace come scrive Gungui quindi anche una
storia semplice, prevedibile e un po' forzata sul finale come questa mi
ha intrattenuta sotto l'ombrellone aiutandomi a sopportare il caldo
sfiancante di agosto. Sinceramente ho preferito
L'Importante è Adesso, ma il mondo
adolescenziale che l'autore descrive, le
parole che mette in bocca ai suoi personaggi, le menate mentali che li
caratterizzano, sono sempre molto reali, decisamente
credibili. È facile
riconoscersi in Alice, Luca, Martina, Mary, Daniele. È facile
riconoscere in loro i tuoi amici, i compagni di scuola, i vicini di
casa. Certo nella vita vera non capitano tante sfighe che poi si
risolvono con questi incredibili colpi di fortuna, ma i romanzi si
leggono anche per ritrovarci zuccherosi happy end e una giusta morale.
Io avevo bisogno di qualcosa di leggero e l'ho trovato.
Alice è una ragazza piena di filtri mentali, come tutti
ovviamente, perchè dire sempre quello che si pensa è impossibile. Be'
forse Alice esagera un po', lei è tutta un "non so se l'amore bla
bla...", "la
vita secondo me, eccetera eccetera...", "sto attraversando
un periodo così e cosà". Frasi sospese, mai finite. Alice
non è mai a
destra o sinistra, ma nel mezzo, nella famosa posizione di comodo. Poi
un
incidente in auto cambia ogni cosa, perchè improvvisamente i suoi
filtri mentali vanno in vacanza e lei si ritrova a parlare sempre e
troppo.
A dire quello che pensa senza mezzi termini. E iniziano i casini.
Alice dice al vicino di casa che è un fallito, alla
prof. che l'hanno soprannominata "la iena", a suo padre che è in
andropausa e che si sta rincoglionendo, ma è con gli amici che colpisce
ancora più duro. Poi, dopo una settimana, i
filtri mentali rientrano dalle ferie e Alice si rende conto di aver
fatto terra bruciata intorno a lei. Luca, di cui è
innamorata da sempre, non la vuole vedere, Martina è ripartita per
Roma,
Daniele l'ha seguita, Mary non parliamone, a lei ha praticamente dato
della battona superficiale, mi pare normale che non l'abbia presa bene.
Non resta che rimettere a posto i pezzi. Raccoglierli e risistemarli
con cura. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, perchè alla fine il
vero messaggio del romanzo è che dicendo
quello che pensiamo non cambieremo il mondo, questo no, ma lo
renderemo
più simile a noi. Alice
ha un incidente, ne esce fisicamente illesa, crede di
non essere cambiata, ma lo è. E non quando parla a rotta di collo,
quando dice quello che pensa fregandosene delle conseguenze, ma dopo,
quando capisce che deve scrivere lei la sua vita, che deve correre dei
rischi e smetterla di scegliere la strada più facile. Perchè i cambiamenti più grandi
sono
proprio quelli che non si vedono.
Nonostante la voce narrante sia quella di Alice il romanzo è molto corale, abbraccia la famiglia, gli amici, parla di sentimenti, di amicizia, di amore, di sogni e incertezze. Un libro adatto in particolare a quei giovani che Francesco riesce sempre a fotografare con la giusta messa a fuoco.