Requiem di Lauren Oliver

A cura di Silvia (01/2014)
Voto:


[possibili spoiler sui libri precedenti]

La messa è finita, il requiem è stato celebrato, ma le campane non suonano a morto, perché questa non è la fine.  È solo il principio.

In un mondo a tolleranza zero, in cui l'amore è visto come un morbo da debellare, Lena, Alex, Julian e molti altri esseri umani combattono ogni giorno, ogni ora, ogni istante, per restare liberi e padroni delle proprie scelte.

Ma l'indipendenza ha un prezzo e nessuno credeva che potesse essere così alto.

Lena si rende conto che la vita su cui contava era solo un'utopia, perché nelle Terre Selvagge, quelle terre in cui credeva di trovare solidarietà, amicizia, unione, c'è anche altro. Qui regna il caos, l'egoismo, l'invidia, il disordine, e lei per prima è vittima di nuovi sentimenti che non le erano mai appartenuti. Alex è tornato dal mondo dei morti, ma non è più il suo Alex dagli occhi color miele che con voce calda le sussurrava parole d'amore all'orecchio, ma un ragazzo-ombra pieno di rabbia che sfugge al suo sguardo e si rifiuta di parlarle. D'altronde Lena adesso ha Julian, ha scelto di andare avanti per mettere a tacere la voce dei ricordi che si portavano dietro ferite troppo dolorose, e Julian poteva essere la sua cura... Eppure la gelosia, la possessione e il rimpianto le esplodono nel petto, sono come un'emorragia che non riesce a contenere. Ma tornare indietro non è più possibile e rendersene conto fa male. Forse è vero, l'amore è un veleno, una malattia, forse amare significa anche odiare, forse quando ami puoi sentirti una persona migliore, ma puoi trasformarti anche nella peggiore. E a volte Lena sente di non essere felice. Sente di dover combattere, ma è anche stanca, il suo futuro è torbido, incerto, e le manca la sua famiglia. Le manca sua madre. E le manca Hana; ma d'altronde la sua migliore amica ormai non sarà più la stessa, sarà stata sottoposta alla procedura e si sarà dimenticata di quanto significavano l'una per l'altra...

Ad alternare il punto di vista di Lena sarà proprio Hana, prossima a sposarsi con il futuro sindaco di Portland, catapultata in un mondo fittizio e cinico che si nasconde dietro a una maschera di equità e organizzazione, quello stesso mondo da cui si voleva rifugiare e di cui adesso fa parte.

Lena e Hana si fanno portavoce di verità differenti, entrambe le loro vite sono fatte di briciole e brandelli, ma se una cerca di raccogliere i cocci e metterli insieme, l'altra se li lascia cadere alle spalle. Quella forte è Lena, lo è sempre stata. Anche quando aveva paura, anche quando credeva nel sistema ragionevole e misericordioso che voleva curarli per il loro bene, lei era la più forte. È lei che ha sfidato il coprifuoco per aiutare un'amica, è lei che ha oltrepassato una recinzione con il ragazzo di cui si fidava, ed è sempre lei quella che saputo gettare una vita fatta di bugie alle fiamme per risorgere in un mondo libero, dove essere deboli non è permesso: devi fare male o ti faranno male.

Se amo questa trilogia è perché questi romanzi raccontano tante verità, parlano dell'amore in ogni sua forma e di quei diritti e doveri che dovrebbero appartenere a ognuno di noi. Ma la verità è che se amo questa trilogia è tutto merito della Oliver e di come è riuscita a raccontarla. Requiem è Paradiso e distruzione, urla e silenzi, luce e tenebre. Ed è anche un monito. Abbattete i muri, o scavalcateli, perché chi salta può cadere... ma potrebbe anche volare. 

Trilogia
1. Delirium - Delirium (2011)
1.5. Hana (spin-off) - Il Veleno sulle Labbra 
2. Pandemonium - Chaos (2013)
3. Requiem - Requiem (2014)



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Titolo originale
Requiem

Casa Editrice 
Piemme, 2014
collana Freeway

Traduzione
Francesca Flore

Genere:
young adult, distopico

Prezzo € 17,00
Pagine 336