In Verità è Meglio Mentire di Kerstin Gier

A cura di Silvia  (08/2012)
Voto: 


Quando ho iniziato questo libro dopo solo 50 pagine già non vedevo l'ora di finirlo. Non vedevo l'ora di togliermi di torno questa insopportabile protagonista che solo perchè è plurilaureata e con un QI di 158 pensa che tutti gli altri siano dei perfetti idioti. In effetti in molti lo sono davvero, ma è l'autrice che invece di tratteggiare i personaggi di contorno normalmente ha preferito creare delle vere e proprie caricature. E sinceramnete non c'era bisogno di marcare tanto la differenza tra Carolin e gli altri per farla emergere, anzi, in questo modo è emersa così tanto che io volevo solo sotterrarla. Perchè in realtà, la poverina doveva farmi pena; vedova a soli 26 anni e con il morale a terra prossimo alla depressione. Il problema (e ricordatevi che solo lei ha dei problemi) è che Carolin fa della vedovanza l'alibi perfetto "ho perso da poco mio marito quindi tutto mi è concesso, non ditemi niente e soprattutto non rompetemi!".
A quel punto io ho ingenuamente pensato che avesse perso una perla di consorte, l'amore della sua vita, l'uomo perfetto. Tralasciamo che Karl avesse superato la cinquantina, ma proprio uno stinco di santo non era, dal momento che aveva nascosto alla giovane mogliettina tutto il suo patrimonio (azioni, case, gioielli, eccetera) su cui adesso i parenti di lui vogliono mettere le mani, e tra questi c'è anche Leo, il figlio di Karl, ma anche ex fidanzato di Carolin... cosa? Anche a voi si è palesato davanti un triangolo in stile Brooke, Eric e Ridge? Pure a me...
Per fortuna i riferimenti a Beautiful si fermano qui, anzi no, c'è un'altra cosa che li accomuna. La non trama. La storia è davvero... povera. Diciamocelo fuori dai denti, dall'autrice della Trilogia delle Gemme (Red, Blue, Green) mi aspettavo molto di più, qualcosa che mi facesse sorridere, anche ridere, battere il cuore, emozionare. Invece niente. Ho avuto quanche riflesso incondizionato dei muscoli facciali, ma niente che potesse lasciarmi anche solo un vago ricordo di essermi divertita o commossa. Ammetto che a un certo punto Carolin mi sembrava meno presuntuosa e insopportabile (forse mi ci ero solo un pelo abituata), il suo matrimonio con Karl più riuscito di quanto m'immaginassi (forse volevo crederlo, mi dispiaceva appiopparle l'etichetta della zoccola e pure fallita), e la storia... sì, leggibile, ma davvero niente di che. E poi non sono riuscita a capire perchè una persona intelligente debba fingersi una sempliciotta, nemmeno fosse in incognito per conto della CIA, o fosse una specie di supereroe, allora sì che la sua identità andrebbe mantenuta segreta.
Gli uomini scappano da lei... questo è il motivo per cui finge? Secondo l'autrice sì, ma secondo me mica tanto. Gli uomini non se la danno a gambe levate per il suo QI, ma proprio perchè non riescono a digerire i suoi modi spocchiosi, visto che non manca mai di fare la saccente e la saputella. 
Probabilmente una seconda possibilità alla Gier nel genere chick lit gliela darò, ma questo titolo mi sento di bocciarlo, non mi ha lasciato nulla.... in verità era meglio non leggerlo.

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Titolo originale
in wahhrheit wird viel mehr gelogen

Casa Editrice 
Corbaccio, 06/2012

Genere
chick lit

Prezzo € 12,90
Pagine 213