The Vincent Boys di Abbi Glines

A cura di Silvia  (06/2013)
Voto: 

 
Beau e Sawyer: i cugini Vincent. Il ragazzo cattivo e il ragazzo perfetto. Tra di loro Ashton, l'amica d'infanzia, la ragazza che sboccia sotto i loro occhi e che alla fine sceglie Sawyer. D'altronde dalla figlia del pastore cosa ci si poteva aspettare se non la scelta più ovvia? Ash però vuole Beau, il ragazzo con cui è cresciuta rubando gomme da masticare, fregando i giornali, tirando bombe d'acqua alle macchine e riempendo di carta igienica i giardini dei vicini. Cioè... chi non vorrebbe un'infanzia del genere? Come non invidiarli?
Beau tra l'altro avrà anche una pessima reputazione, ma fisicamente è perfetto e ad Ash le basta vederlo sorridere, camminare e parlare per avere delle vampate pazzesche e una serie di orgasmi mentali incontrollabili. Ovviamente, a un certo punto, l'autocontrollo di entrambi verrà meno e la passione diventerà protagonista di quella che sarà l'estate più calda della loro vita... e gli orgasmi di Ash non saranno più solo mentali.

Questa a grandi linee è la trama e anche se le basi per creare qualcosa di intrigante potevano esserci l'autrice ha toppato alla grande, in primis con Ash. Sinceramente questa ragazza non l'ho capita. Ma che cavolo le passa per la testa? Sembra una di quarant'anni sessualmente repressa, invece è un'adolescente! Nessuno l'ha costretta a scegliere, nessuno le ha mai puntato il dito contro, ha fatto tutto lei. E alla fine, per colpa sua, ne esce un  libro che oltre a essere inconsistente e superficiale è anche poco credibile. 
Non c'è storia, non c'è trama, non c'è approfondimento psicologico, ci sono solo due ormoni che camminano, si mangiano con gli occhi, si rotolano dove capita, fanno un mea culpa rapidissimo e poi via di nuovo a rotolarsi. Lei è tutta un sospiro e un gemito, lui è tutto un cazzo, cazzo, cazzo, ommerda, porca puttana vacca. E quale donna non vorrebbe sentirsi dire queste cose? Beau evidentemente l'ha capito (sapete, lui ne sa a pacchi di donne avendo avuto la sua prima esperienza a tredici anni) perchè durante la loro prima volta insieme le chiede: Ti piace quando ti dico le parolacce, vero? Ed evidentemente le piace davvero e lui è uno di quei romanticoni di prima categoria che saprà deliziarla con frasi del tipo:

"Tesoro, sono pronto a toccarti la patatina ventiquattro ore su ventiquattro, se è quello che vuoi..."

"Ti piace quando ti dico che la tua patatina è perfetta? Ti piace sapere che se penso al sapore che deve avere mi viene duro come un sasso?" 

"Ash, piccola mia, ti scoperò per bene tranquilla" 

E Ash, al suono di cotanta poesia, raggiungerà vette di piacere indicibili  

Mentre succede tutto questo (e non siamo nemmeno a 1/4 del libro) il ragazzo della nostra protagonista le scrive mail in cui la rassicura che tornerà presto, di farsi forza (zabaglione tutte le mattine!) e che la ama da morire. Ma Ash proprio non capisce come mai Sawyer non le metta mai le mani addosso (son problemi ragazza mia) e quando lui si giustifica dicendole che si comporta così perchè la rispetta, nonostante a me sia sembrata un'immane baggianata, lei invece di dargli dell'aria, si crogiola nel senso di colpa!  

Insomma, tanto per farla breve, Sawyer è una noia mortale, Beau un finto bad boy, e Ash una zoccola in erba nonostante l'autrice voglia farla passare per la brava ragazza alla ricerca di un po' di sana ribellione e del grande amore. Il ritratto che io ho di questa ragazza è un pelino diverso. Ash è infantile, sciocca, mentalmente instabile ed egoista. Non si capisce da dove nasca questo ideale di perfezione a cui si deve immolare.  E il punto non è che tradisce Sawyer, ma lo faccia con una leggerezza al limite dell'imbarazzante, come se l'avesse pianificato da tutta la vita. Tra l'altro per essere una verginella devo dire che se la cava alla grande visto che maneggia preservativi con assoluta naturalezza (la prima volta che sta con Beau glielo mette lei!) e ha una dialettica davvero accattivante.

Lei: Tutto bene? Ti ho fatto male?

Lui: Tengo duro.

Lei: Bene. Duro è una buona cosa.

Non è simpaticissima?  

Spero di aver argomentato a sufficienza i motivi che non mi hanno fatto apprezzare The Vincent Boys. E sia chiaro, questo libro non mi ha scandalizzato, non trovo sbagliato parlare di sesso, non trovo riprorevole quello che fanno Ash e Beau, ma l'autrice non ha reso la loro storia sensuale e coinvolgente. Non per me. D'altronde ho sempre pensato che delle scene d'amore mal descritte potessero rovinare anche un bel libro, figuriamoci uno lontano dall'esserlo. Se leggo un romanzo d'amore, che sia per giovani adulti o vecchie bacucche, una cosa la pretendo: un minimo di sano romanticismo.  Non l'ho trovato, e la mia avventura coi Vincent Boys finisce qui. Senza rancori. 


Duologia "Vincent"
- The Vincent Boys - the Vincent boys
- The Vincent Brothers - the Vincent Brothers

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Titolo originale
the vincent boys

Casa Editrice 
Mondadori, 2013

Traduzione
M. Carozzi

Genere
romance, new adult

Pagine 279
Prezzo € 14,90