L'Uomo del Labirinto di Donato Carrisi

A cura di Silvia  (12/2017)
Voto:


Da quando ho letto Il Suggeritore, l'unico thriller che mi ha sconvolto nel vero senso della parola, appena prendo in un mano un romanzo di Donato Carrisi lo faccio con grande paura e un'elevata dose di paranoia. Già dopo due righe sospetto di tutto e di tutti, dubito di quello che leggo, del ruolo dei personaggi (ma tu, sei davvero chi dici di essere?) e mi faccio mille congetture che sfociano in film mentali che Tarantino, scansate proprio.
Per questo L'Uomo del Labirinto me lo sono bruciata in un week-end: volevo solo leggere senza pensare. Ed è stato bellissimo.
Nonostante fossi totalmente presa dalla storia e mettessi in stand by il cervello per espletare le principali funzioni vitali - bere, mangiare, andare al bagno - qualche intuizione giusta l'ho avuta, ma alla fine, il caro Donato, mi ha comunque fregata. E proprio per questo, lo ripeto, è stato bellissimo.

Ci troviamo nello stesso "non luogo" del Suggeritore, un posto come tanti, una terra in cui il male fermenta e il buio continua a infettare l'animo umano. Torniamo a percorrere i corridoi del Limbo, questa volta per seguire l'indagine di Bruno Genko, un investigatore privato con alle spalle una vita di raggiri, sotterfugi, inganni e con un solo unico desiderio a tenerlo in vita: risolvere il caso di Samantha Andretti, la tredicenne rapita quindici anni prima e miracolosamente sopravvissuta al suo carnefice.
Parallelamente, in ospedale, Samantha, ritrovata da poco ai margini di un bosco, riceve le visite del profiler Green, uno specialista capace di scovare nella mente di un paziente i ricordi più dolorosi, quelli che il corpo cerca inutilmente di rimuovere, perché solo in questo modo, forse, si potrà dare un volto a un mostro ancora senza nome.

Una trama che ha delle ottime basi e uno sviluppo ancora migliore. Killer travestiti da conigli, specchi che invece di distorcere la realtà ce la restituiscono, il deep web con i suoi inaspettati orrori, e poi il Labirinto, un luogo in cui se vuoi sopravvivere devi stare alle regole del gioco. E vincere.

Donato Carrisi si conferma un grandissimo autore il cui genio trova la sua forma perfetta in uno stile che non ha sbavature, in personaggi da cui non vorresti separarti mai, in storie che ti regalano incubi e brividi.
Ci penso, ci ripenso e mi chiedo. Ma come fa? Perché io di thriller ne ho letti tanti, ma come i suoi no. Mai. Tra queste pagine non c'è solo un'indagine ben orchestrata e un ritmo che non cede mai il passo alla noia, ma emozioni. Sì, io mi sono emozionata. Quando ho sentito nominare Mila Vasquez, quando Simon Berish ha risposto alla telefonata di Genko, quando mi sono resa conto di essere prigioniera di questo incredibile universo dal 2009, l'anno in cui uscì e lessi Il Suggeritore. E poi vogliamo parlare dei dieci battiti che ha saltato il mio cuore quando ho sfogliato l'ultima pagina? Ecco, parliamone, ma prima leggetelo. Perché L'Uomo del Labirinto è un gran bel gioco. E Donato Carrisi il maestro degli inganni.


Serie dedicata al Suggeritore
1. Il Suggeritore, 2009
2. L'Ipotesi del Male, 04/2013

Nel mondo del Suggeritore
- L'Uomo del Labirinto, 12/2017


 
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Titolo originale
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Casa Editrice 
Longanesi, 2017

Genere
thriller

Pagine  400

Prezzo: € 19,00