A cura di Silvia
Voto:
Blue
l'ho terminato da parecchio, ma come spesso mi capita quando un romanzo
mi
fa dono della sua magia, resto come un'ebete a fissare l'ultima
pagina, incredula che sia finito e senza le giuste parole in testa per
recensirlo. Oddio, di parole in testa ne ho sempre tante, ma vorrei che
rendessero giustizia al romanzo.
Inizialmente avevo un po' di timore, perchè a volte, il secondo romanzo di una trilogia è il più deludente. Tende a chiarire poche cose e a gettare solo le basi per l'epilogo. Ma con Blue non è stato così, infatti l'ho adorato in ogni sua singola pagina, riga per riga. Il ritmo narrativo è incalzante, i tempi giusti, le parti ben calibrate. Insomma, nel suo genere, rasenta quasi la perfezione.
Blue
inizia esattamente dove Red era
finito. Con Gwen e Gideon nel confessionale a scambiarsi baci
appassionati, e se da una parte la loro missione è momentaneamente
fallita, chi se ne frega, evviva l'amore! Ma l'euforia di Gwen avrà
vita breve. Gideon saprà farla sorridere e piangere nel giro di pochi
secondi con i suoi modi bruschi e le parole taglienti, perchè, anche se
i sentimenti hanno la loro importanza, entrambi non devono dimenticarsi
chi sono. Due viaggiatori nel tempo, con il compito di chiudere il
cerchio... sinceramente di tutta questa storia la nostra giovane
protagonista ci ha capito ben poco. Sa che una sua cugina avrebbe
rubato un cronografo rifugiandosi nel passato con l'uomo che ama (anche
lui un viaggiatore), sa che la cosa non ha fatto per niente piacere ai
Guardiani e sa che c'è un secondo cronografo che va riempito del sangue
dei dodici viaggiatori. Perchè? Non lo sa. Cosa succederà
dopo?
Nemmeno. Gwen vive nell'ignoranza, ma lo fa con una beatitudine e un
candore che conquista. Parla coi suoi amici morti - forse i più
affidabili di tutti - tranne l'amica Leslie, e con Xemerius il suo
nuovo
amico, un gargoyle dal muso da gatto e la coda da lucertola. Una
figura mai fuori luogo, mai pesante, capace di allegerire i momenti più
tesi con simpatiche battute.
Intanto Gwen si prepara al secondo
incontro con il Conte di Saint Germain, un uomo pericoloso, in grado di
leggere la mente e di stravolgerla con la sola forza del pensiero. Gwen
affronta
tutto non
con il coraggio indomito di una perfetta eroina da romanzo
"cappa e spada", assolutamente!
ma come farebbe una comunissima
sedicenne. Con incoscienza! E nella sua incredibile normalità risulterà
molto speciale, soprattutto agli occhi di un Gideon che fatica sempre
di più a dimostrarsi freddo e scostante.
Un libro intelligente, dalla trama che si snoda poco per volta in un
susseguirsi di rivelazioni e nuovi
interrogativi. Blue è sicuramente un gradino sopra rispetto a Red,
stilisticamente più curato, senza punti morti, e con il solito,
immancabile bellissimo finale. Un finale aperto, ma che lascia il
lettore a bocca aperta, incredulo... ormai il mistero è svelato, il
lettore sa quasi tutto, ma il punto è... come farà questa magica storia
a concludersi con un happy end?
E se io a scuola avessi scelto tedesco
e non inglese a quest'ora non mi starei arrovellando il cervello...